Helgoland

• Autore: Carlo Rovelli

Descrizione:

A Helgoland, spoglia isola nel Mare del Nord, luogo adatto alle idee estreme, nel giugno 1925 il ventitreenne Werner Heisenberg ha avviato quella che, secondo non pochi, è stata la più radicale rivoluzione scientifica di ogni tempo: la fisica quantistica. A distanza di quasi un secolo da quei giorni, la teoria dei quanti si è rivelata sempre più gremita di idee sconcertanti e inquietanti (fantasmatiche onde di probabilità, oggetti lontani che sembrano magicamente connessi fra loro, ecc.), ma al tempo stesso capace di innumerevoli conferme sperimentali, che hanno portato a ogni sorta di applicazioni tecnologiche. Si può dire che oggi la nostra comprensione del mondo si regga su tale teoria, tuttora profondamente misteriosa. In questo libro non solo si ricostruisce l’avventurosa e controversa crescita della teoria dei quanti, rendendo evidenti, anche per chi la ignora, i suoi passaggi cruciali, ma la si inserisce in una nuova visione, dove a un mondo fatto di sostanze si sostituisce un mondo fatto di relazioni, che si rispondono fra loro in un inesauribile gioco di specchi. Visione che induce a esplorare, in una prospettiva stupefacente, questioni fondamentali ancora irrisolte, dalla costituzione della natura a quella di noi stessi, che della natura siamo parte.

Recensione:

Sinceramente sono perplesso: la meccanica quantistica è materia tanto ostica quanto inafferrabile per la mente umana, ma, particolare non trascurabile, funziona e descrive perfettamente il mondo subatomico. La nostra mente interagisce però con il mondo macroscopico, almeno dieci ordini di grandezza superiore al reame quantistico: i tentatiti di comprendere i quanti si scontrano con la brutalità dei fatti, come se la natura abbia bisogno di un osservatore per manifestarsi; fotoni che giocano a rimpiattino con gli scienziati, elettroni che non sanno se comportarsi da onde o particelle, misteriose azioni a distanza che sembrano super luminari.... lo zoo dei quanti disarma la nostra coscienza.

Per due terzi, il libro scorre lineare ed è un piacere leggere le teorie di Heisenberg, Bohr, Pauli, Einstein, Mach, Dirac,... che durante i primi decenni del 900 hanno aperto una nuova pagina nella comprensione del mondo, non più fatto di materia ma di relazioni infinite. Poi l’ultima parte del volume, si perde con disquisizioni filosofiche vaghe e confuse: il lettore si confonde fra politica di Lenin, poliedrismo di Bodganov, misticismo orientale di filosofi millenari,... E’ il secondo volume di Rovelli che ci lascia incompiuti: i concetti sono così profondi e complessi che meritano un’altra scelta editoriale.. essere succinti non aiuta. Se nel precedente libro (link), l’Autore demoliva il concetto di tempo, qui addirittura si discute di un mondo che esiste non in se ma solo tramite le interazioni: non ci sono più enti da osservare, ma solo una serie di correlazioni che trasportano informazioni di cui siamo parte.

Non è un caso, che la sua opera migliore secondo noi rimane il suo primo libro (link) dove le idee sulla gravità quantistica a loop sono magnificamente esposte.

Voto: 3/5