Luna, laboratorio di pace

• Autore: Simonetta Di Pippo

Descrizione:

L’India che diventa la quarta nazione al mondo ad approdare sul suolo lunare; la Federazione Russa che fallisce di un soffio l’atterraggio con Luna-25; la Cina che con Chang’e 5 riporta a Terra campioni rocciosi alla ricerca di preziosi minerali sconosciuti; una sonda privata giapponese, con a bordo il primo rover degli Emirati Arabi, che non riesce ad allunare in modo controllato; gli Stati Uniti che ripartono con successo con la prima delle missioni Artemis: la Luna, e più in generale lo spazio, si affolla di attori, divenendo di fatto nuovo terreno di confronto geopolitico ed economico per le potenze del pianeta Terra. Affrontare il futuro dell’esplorazione spaziale e la creazione dei mercati ad essa associati richiede oggi un approccio cooperativo e inclusivo perché, quando la sfida è globale, anche la risposta deve essere globale. In questo saggio, Simonetta Di Pippo ci invita a guardare alla Luna e allo spazio non solo come occasione di sviluppo economico o come orizzonte per espandere la nostra conoscenza, ma anche come palestra nella quale tentare nuovi esercizi di diplomazia. Solo così, infatti, potremo fare sì che la geopolitica acquisisca davvero una dimensione inedita, impedendo che tutti i meccanismi terrestri, sostenibili e meno sostenibili, vengano semplicemente trasferiti e replicati oltre i confini del nostro pianeta.

Recensione:

Esce con un nuovo libro la Dott.ssa Di Pippo, che nel precedente affrontava a largo respiro la nuova “space economy” (se veda la nostra recensione a questo link).
Sinteticamente , questo nuovo volume è un mini trattato di politica spaziale, che ci porta a riflettere sul futuro prossimo venturo quando selenauti e marziani cammineranno e vivranno lassù per fini scientifici e non solo! A quale nazione faranno riferimento? Chi gestirà le risorse locali (acqua, terre rare, elio3,…)? Chi controllerà il rispetto dei vari trattati in merito alla selenografia? Esisteranno confini anche lassù, oppure vivremo in una bucolica oasi alquanto utopica oggigiorno? Una base cinese lunare avrà il diritto di sfruttamento nella sua zona di insediamento? Non dovrebbe essere così, ma siamo realisti: chi glielo farà notare se e quando succederà e poi, in base a quale principio non dovrebbe?

Probabilmente nessuno di noi si è mai posto simili questioni, che sembrano alquanto accademiche e di nicchia.. ma non è così! L’elenco degli organismi pubblici e privati che sono nati e sbracciano per avere voce in merito è notevole: il libro ci aiuta a capire la complessità della geopolitica dello spazio e auspica che la Luna diventi davvero un “nuovo mondo” con una inedita diplomazia da estendere a Marte e oltre!

La domanda sorge dunque spontanea: “Di chi sarà la Luna?”
Voto: 3/5