Le Lacrime di San Lorenzo

• 4 agosto 2021

Siamo felici di riaprire l’osservatorio al pubblico dopo tanto tempo.

Meteo permettendo vi aspettiamo, martedì 10 agosto dalle ore 17.00, per osservare il Sole grazie a particolari filtri selettivi.

Più tardi vi guideremo alla scoperta delle costellazioni estive con l’augurio di ammirare tantissime stelle cadenti.

GREENPASS OBBLIGATORIO per la visita all'interno dell'osservatorio e per le osservazioni astronomiche tramite postazioni esterne.
OBBLIGATORIO USO MASCHERINA.
NON SERVE PRENOTAZIONE.
PORTATEVI ANCHE INDUMENTI CALDI... SIAMO OLTRE I 1000 METRI DI QUOTA.

Tra tutti gli sciami di stelle cadenti quelle più famoso ed apprezzato dalla gente rimane sempre quello delle Perseidi o “Lacrime di San Lorenzo” che avrà luogo tra pochi giorni.
Molto probabilmente la causa di questo apprezzamento è da ricercare nel fatto che in estate la gente trascorre più tempo ad osservare il cielo notturno, a differenza delle più gelide sere invernali, alla ricerca di un po’ di frescura così da cogliere questo curioso fenomeno conosciuto come “stelle cadenti”.

In realtà sappiamo che non si tratta di stelle ma di minuscoli granelli di detriti abbandonati dal passaggio delle comete che entrando nella nostra atmosfera a forte velocità si surriscaldano fino a disintegrarsi generando il caratteristico bagliore seguito da una scia luminosa.

Le comete, avvicinandosi al Sole, si riscaldano causando l’espulsione di violenti getti di gas, vapore, polveri e pezzetti di roccia e di ghiaccio i quali vanno poi a costituire la classica coda che possiamo ammirare. Talvolta capita che tutti questi detriti non vengano dispersi nello spazio ma si raccolgano in grosse nubi che, a causa di un particolare gioco di forze che viene ad instaurarsi, rimangono ferme in un punto preciso dello spazio; la Terra, orbitando intorno al Sole, attraversa periodicamente alcune di queste nubi.

La cometa responsabile delle stelle cadenti del 10 agosto e la 109P/Swift-Tuttle che noi abbiamo fotografato nel suo ultimo passaggio lo scorso 1992.
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