Osservatorio Astronomico Sormano - Sormano (CO) Italy

Su un altro pianeta

  • Autore: Amedeo Balbi

Su un altro pianeta

Descrizione:

L’immagine più bella che gli astronauti hanno colto dalla Luna è stata quella della Terra. Fulgida e azzurra nel buio più nero, delicata, come vivente. Qualcosa di unico nello Spazio sconfinato. Eppure noi umani siamo spesso inebriati dal sogno di lasciarla per trasferirci su altri pianeti. In principio fu la fantascienza: nel 1966, mentre il programma Apollo era in pieno svolgimento, negli USA andava in onda per la prima volta la serie tv Star Trek in cui la nave stellare Enterprise viaggiava alla ricerca di «strani, nuovi mondi». Lo stesso sogno è alimentato oggi dai piani avveniristici dei nuovi imprenditori spaziali, e offerto come possibile risposta ai cambiamenti climatici e ad altre minacce per la sopravvivenza dell’umanità. Ma – si domanda Amedeo Balbi, astrofisico e apprezzato divulgatore scientifico – è realistico pensare di fondare colonie umane su altri pianeti o satelliti? Quali sono le difficoltà tecniche da affrontare? Come ci si può adattare ai nuovi ambienti? E, soprattutto, ne vale la pena? Questo libro accompagna il lettore in un affascinante e inedito percorso fra immaginazione e scienza analizzando ogni aspetto delle sfide che andrebbero affrontate per insediarsi su altri pianeti, dai tempi di trasferimento alla disponibilità di risorse, dalle richieste energetiche ai rischi per la salute. Allo stesso tempo è una riflessione profonda sul senso della scienza, sui limiti del progresso e sul rapporto fra l’Universo e l’umanità, un invito ad apprezzare la bellezza e la straordinarietà della nostra casa nel cosmo.

Recensione:

Balbi è una certezza: ottimo divulgatore scientifico come avevo intuito leggendo i suoi scritti (si veda anche questo libro: link ) e poi verificato di persona settimana scorsa a Como durante il convegno nazionale del CICAP dal titolo “”Siamo soli nell’universo?”.
Questo snello volume, non risponde alla domanda di cui sopra, bensì si pone l’obiettivo di analizzare le possibilità che l’umanità abbia per un futuro fuori dalla Terra.
Recentemente, i programmi delle principali agenzie spaziali (pubbliche e private) hanno rilanciato i viaggi sulla Luna, promettendo la prossima passeggiata lunare entro qualche anno: entusiasticamente, Marte sembra dietro l’angolo e i media fanno sembrare che tutto sia pronto per intraprendere i viaggi interplanetari. Ebbene, la realtà non è propriamente tale, specialmente in ottica Marte e oltre: forse non torneremo sulla Luna nel 2025, ma nel giro di qualche anno il traguardo sarà raggiunto. Arduo sarà installare un avamposto nel sottosuolo, una biosfera dove la comunità scientifica possa risiedere ininterrottamente....

Ma il pianeta rosso, oggi è utopia: gli infervoramenti mediatici cozzano con il pragmatismo tecnologico. Inutile girarci intorno: non abbiamo la capacità di effettuare voli interplanetari, ne oggi e neppure fra qualche decennio. Il libro di Balbi è esaustivo su questo argomento e pone seri dubbi sulla fattibilità dei viaggi spaziali, aldilà del proprio orticello (Luna oggi... Marte forse dopo-dopo-domani).
La scala verso le stelle è solo fonte di ispirazione per la fantascienza? Il silenzio degli spazi profondi testimonia una resa delle potenziali civiltà tecnologiche extra-terrestri che, in maniera serafica e “sostenibile” si godono il proprio pianeta avendone constatato l’impossibilità di evadere?
Oppure, molto più tragicamente, che il silenzio sia la prova che il progresso continuo e la crescita esponenziale portino ad un collasso sociale?

Voto: 4/5

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