Genesi - Il grande racconto delle origini

• Autore: Guido Tonelli

Descrizione:

Forse avevano davvero ragione i Greci, che in principio era il caos. Molte osservazioni della fisica moderna sembrerebbero confermarlo. Ma cos’è successo nei primi istanti di vita dell’universo? Davvero la scienza del XXI secolo fa ritornare d’attualità il racconto di Esiodo, che racchiude l’origine del tutto in un verso splendido e fulminante: “All’inizio e per primo venne a essere il caos”? E oggi l’universo è il sistema organizzato e affidabile che ci appare o è dominato ancora dal disordine?

Per rispondere, ogni giorno schiere di uomini e donne esplorano gli angoli più reconditi della materia, usano i grandi telescopi o i potenti acceleratori di particelle per ricostruire in dettaglio i sottili meccanismi attraverso i quali la meraviglia che ci circonda ha acquistato caratteristiche che ci sono così familiari, per cercare di capire quella strana singolarità che ha dato origine all’universo e raccogliere indizi sulla sua fine. Dunque possiamo dirci che gli acceleratori di particelle oggi, come il racconto dei Greci ieri, stanno cercando di rispondere alla più antica tra tutte le domande? E allora si vede come costruire una cosmogonia non sia più affare per specialisti e il mito e la scienza abbiano in fondo la stessa funzione: permettere all’essere umano di trovare il proprio posto nell’universo, “consentire a tutti di fare proprio il grande racconto delle origini che la scienza moderna ci consegna, per capire le nostre radici più profonde e trovarvi spunti con i quali affrontare il futuro”..

Recensione:

Ottima l’idea di scrivere la Genesi dell’Universo attraverso le attuali conoscenze della fisica: un viaggio lungo 13.8 miliardi di anni, metaforicamente compensate nei fatidici sette giorni biblici, che ci accompagna nei regni dell’infinitamente piccolo, dove impera la meccanica quantistica e dell’infinitamente grande, dove governa la relatività generale. Guido Tonelli è un fisico del CERN di Ginevra, facente parte del team che scoprì il bosone di Higgs nel 2012: con grande maestria e notevole capacità di sintesi, la lettura scorre piacevole su temi molto complessi. La parte iniziale (primo e secondo giorno, seguendo la metafora) è quella più ostica: l’ipotesi che tutto possa nascere da una fluttuazione quantistica del vuoto e che l’universo sia uno stato di vuoto che ha subito una transizione di fase è la più congruente con la serie innumerevole di osservazioni fin qui raccolte. Il bosone di Higgs, fornisce l’ingrediente necessario per arricchire questa ipotesi che ci permette di speculare cosa successe a partire da 10^-32 secondi dopo il big bang, ricostruendo un’incredibile sequenza di eventi (schiuma quantistica, inflazione, rotture di simmetrie, plasma di quark e gluoni, adroni e leptoni, materia e antimateria, ...) che, allo scadere del primo minuto di vita dell’universo, ci lascia un mix di protoni e neutroni (in rapporto 7 a 1) oltre a elettroni, neutrini ed altre particelle leggeri, in grado di formare nuclei atomici stabili. Da lì in poi l’universo in espansione si evolverà con processi più lenti e le ere si dilungheranno a dismisura: passando da frazioni infinitesime di secondi a migliaia, milioni e miliardi anni fino a quando un curioso bipede, abitante del terzo pianeta di un’anonima stella situata in un braccio periferico di una fra le centinaia di miliardi di galassie che popolano l’universo, prenderà coscienza e inizierà a speculare sulla propria Genesi.

Una lettura molto consigliata che completa e integra il precedente volume “Cercare mondi” qui recensito: https://www.osservatoriosormano.it/it/news/recensioni+libri/cercare+mondi/30

Voto: 4/5