Dopo le recenti scoperte delle supernove SN 2013ej e SN 2013dy in lontanissime galassie (vedi articolo), la ricerca di nuovi oggetti nei cieli estivi ci ha confermato una più vicina compagna all’interno la nostra Galassia.
L’ultimo oggetto ad essersi aggiunto ai nostri cataloghi è la brillante stella al centro della fotografia a fianco. Si tratta di una “nova” scoperta lo scorso 14 agosto dal giapponese Koichi Itagaki all’interno dello della costellazione del Delfino; all’oggetto è stato assegnato provvisoriamente il cervellotico nome PNV J20233073+2046041, in attesa di venire ribattezzata Nova Delphini 2013, non appena verrà confermata definitivamente la sua natura di “nova”.
Siamo spettatori di una gigantesca esplosione nucleare provocata da un accumulo di idrogeno sulla superficie di una piccola stella nana bianca; quando la pressione e la temperatura di questo strato superficiale raggiungono un livello sufficientemente elevato, si innescano complicate reazioni di fusione che portano all’espulsione dell’idrogeno accumulato. Il processo è accompagnato da un notevole rilascio di energia e questo comporta un notevolissimo aumento di luminosità, destinato comunque a spegnersi nel giro di pochi giorni.
Durante le prime osservazioni questa “nova” appariva di magnitudine 6,6 per risalire alla 4 in meno di 48 ore, divenendo così una delle più luminose degli ultimi tempi.
In definitiva, quella che è sempre stata una stella piuttosto anonima, posta ai confini tra le poco note costellazioni del Delfino e della Freccia ed alla portata solo di ottimi telescopi, è divenuta ora un oggetto luminosissimo e rintracciabile semplicemente con l’ausilio di un piccolo binocolo o anche ad occhio nudo. Ma bisogna affrettarsi: come detto le “nove” sono fenomeni piuttosto effimeri, e tra poco tempo la stella tornerà alla consueta debole magnitudine di 13 !