Tempeste in atto sul Sole

• 16 giugno 2014

In questo periodo il Sole sta attraversando una fase di elevata attività e la sua superfice è punteggiata di numerosi e vistosi gruppi di macchie solari.

In particolare nella foto scattata l’8 giugno è visibile la zona centrale del Sole dove erano concentrati ben 4 gruppi di macchie (2082, 2079, 2080 e 2085) interessati da una rapida evoluzione. In particolar modo le macchie 2082, 2080 e 2085 hanno impiegato solo 48 ore dalla loro comparsa, il 5 giugno, a raggiungere dimensioni maggiori a quelle della Terra.

Queste macchie sono pericolose perché accumulano molta energia, ogni macchia può infatti essere immaginata come un enorme accumulatore di energia elettromagnetica che più diventa grande, più energia accumula e più gli eventi ad essa correlati (brillamenti, tempeste geomagnetiche, espulsioni di massa coronale) sono intensi.

A questo va anche aggiunta la rapida evoluzione che sta a significare che la superfice solare in quel momento è instabile e turbolenta e quindi può portare più facilmente ad una “rottura” della macchia, la quale libererà tutta l’energia contenuta con effetti potenzialmente pericolosi per la Terra e le attività umane (disturbi alle comunicazioni radio, danni ai satelliti e rischi per le missioni umane nello spazio).

Infatti il 4 giugno si è verificato un CME (espulsione di massa coronale) che il 7 giugno ha sfiorato il nostro pianeta, in seguito a questo si sono verificate delle tempeste geomagnetiche (cioè perturbazioni della ionosfera terrestre con conseguenti disturbi alle trasmissioni radio), ma l’evento più interessante è stato un doppio brillamento di classe X (quella più energetica) verificatosi il 10 giugno (correlato alla macchia 2087 comparsa solo il giorno prima) il CME relativo non ha interessato la terra Terra.

L’11 giugno, sempre la macchia 2087,ha originato un altro brillamento X ma di breve durata, insufficiente a scatenare un CME.

Scopri le esplosioni solari che stanno avvenendo sul Sole nella pagina del monitoraggio Solare.