Osservatorio Astronomico Sormano - Sormano (CO) Italy

L'attività scientifica dell'Osservatorio di Sormano sin dalla sua fondazione, nella seconda metà degli anni ottanta del secolo scorso, si è orientata verso l'osservazione sistematica dei corpi celesti che si avvicinano alla Terra, altrimenti noti come NEO (dall'acronimo inglese Near Earth objects). A quel tempo solo un pugno tra gli Osservatori professionali (e ancora meno tra quelli non professionali) si occupavano dell'argomento.
Erano tempi in cui i "mass media", ma anche la stragrande maggioranza degli astronomi, ignoravano o trascuravano completamente i "rischi" che questi oggetti portavano con i loro ripetuti passaggi nei pressi del nostro pianeta. Questa convinzione è cambiata radicalmente e in modo repentino solo un decennio più tardi quando venne scoperto l'asteroide 1997 XF11 (ora 35396). Il giorno 11 marzo 1998, una circolare ufficiale, emessa dal Minor Planet Center negli Stati Uniti, annunciava che questo asteroide, del diametro prossimo al chilometro, una trentina d'anni più tardi, sarebbe passato tra la Terra e la Luna. La circolare proseguiva poi aggiungendo che una possibilità di collisione con il nostro pianeta, se pur piccola, non poteva essere del tutto esclusa. Oggi sappiamo che in realtà l'asteroide passerà, il 26 ottobre 2028, al doppio della distanza che ci separa dal nostro satellite. In quel momento però una simile affermazione, riportata per di più dalla massima autorità nel campo, e amplificata dal tam tam mediatico, scatenò una serie di reazioni e ripercussioni a vari livelli.

Qualche giornale sensazionalistico si spinse fino a parlare di prossima fine del mondo. Un caso analogo si è ripetuto nel 2004 con l'asteroide 2004 MN4 (ora 99942), un oggetto grande più di trecento metri, battezzato non a caso Apophis: figura mitologica che nell'antico Egitto rappresentava il dio dell'oscurità e del caos. In questo caso per la verità le preoccupazioni non erano del tutto infondate. I primi elementi orbitali indicavano infatti un'allarmante possibilità di impatto pari a una su 40 circa. Per fortuna, nel giro di breve tempo, nuove osservazioni hanno immediatamente escluso qualsiasi rischio nel prossimo futuro. Resta invece confermato il suo ravvicinatissimo passaggio che secondo i nostri calcoli avverrà, la sera del 13 aprile 2029, quando l'asteroide verrà a trovarsi a una distanza di soli 31.500 km dalla superficie del nostro pianeta.

L'osservatorio di Sormano è stato per così dire antesignano anche nel calcolo delle orbite di questi oggetti. A partire dalla seconda metà degli anni novanta infatti un team formato dai soci Francesco Manca, Piero Sicoli e Augusto Testa in collaborazione con il dr. Mario Carpino dell'Osservatorio milanese di Brera ha sviluppato un algoritmo in grado di determinare con grande precisione le orbite di questi oggetti e di conseguenza calcolarne i futuri avvicinamenti alla Terra. Proprio nel momento in cui il caso dell'asteroide 1997 XF11 veniva alla ribalta i dati ottenuti a Sormano si sono rivelati preziosi per un valido confronto con quelli ottenuti dal Minor Planet Center. Due anni più tardi gli astrofili di Sormano, nel corso di una visita negli Stati Uniti, hanno avuto la possibilità di presentare il loro sofware direttamente negli uffici della NASA ricevendone un ampio consenso tanto che da allora i risultati ottenuti presso il nostro Osservatorio (aggiornati quotidianamente) sono presenti in un "link" nell' apposita pagina dell'Ente Spaziale americano.

Questa trentennale attività teorica e osservativa ha ricevuto, in questi giorni, un ulteriore riconoscimento quando l'Osservatorio di Sormano, tra i pochissimi Osservatori non professionali, è stato incluso nell'elenco degli aderenti all' International Asteroid Warning (IAWN), un organismo internazionale, nato sotto gli auspici dell'ufficio delle Nazioni Unite, denominato UN Committee on the Peaceful Uses of Outer Space. Questo ufficio , con la risoluzione 68/75 del 2014, ha di fatto dato vita allo IAWN con il preciso scopo di coinvolgere i massimi esperti mondiali in questo campo al fine di scoprire e tenere sotto continua sorveglianza tutti quegli asteroidi che, in futuro, potrebbero rappresentare un pericolo per il nostro pianeta. A questo Ente hanno aderito anche ESA, NASA e le altre agenzie spaziali di Russia e Cina. Per maggiori informazioni su questa inziativa ai links:

http://iawn.net/index.shtml
http://iawn.net/about/members.shtml

E per rimanere in tema concludiamo con un po' di attualità.

Come è noto la Terra è quotidianamente bombardata da piccoli frammenti provenienti dallo spazio che normalmente bruciano nell'alta atmosfera dando luogo al fenomeno delle "stelle cadenti" chiamate più scientificamente meteore.
In alcuni casi i frammenti sono dimensioni più grandi e quando raggiungono o superano il metro di diametro l'impatto atmosferico li trasforma in oggetti talmente brillanti che per qualche secondo diventano più luminosi della Luna piena.

Un oggetto di questo tipo è stato visto attraversare il cielo sopra la Sardegna lo scorso 16 agosto. Secondo numerosi testimoni il "superbolide", con colori cangianti dal verde, giallo arancio e rosso, si è via via frammentato spegnendosi, dopo un'intensa luminosità nel corso di una decina di secondi.
Analisi successive hanno dimostrato che la traiettoria proiettata al suolo doveva essere lunga circa 250 km.
Da questo valore si è potuta infine calcolare la sua velocità pari a circa 175.000 km/h. e nell'impatto atmosferico si dovrebbe essere sprigionata un'energia cinetica pari a circa 0.09 kT TNT.

Lo scorso 28 agosto, un oggetto grande quanto uno stadio di calcio, denominato 2019 OU1, ha “sfiorato” ad una minima distanza di poco superiore al milione di km il nostro Pianeta.

Un elenco completo, basato sui nostri calcoli, con i futuri e passati passaggi ravvicinati alla Terra è accessibile in rete a:

http://www.brera.mi.astro.it/sormano/teca.html
http://www.brera.mi.astro.it/sormano/apec.html

BOLLETTINO ASTRONOMICO

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