Osservatorio Astronomico Sormano - Sormano (CO) Italy

Nonostante spesso ci si riferisce a loro con l’appellativo di “stelle fisse”, c’è davvero ben poco di fermo e statico nel nostro universo. Un prova c’è stata fornita proprio in queste settimana da M31, meglio conosciuta come Galassia d’Andromeda, la galassia più vicina alla nostra Via Lattea.

Nell’immagine fotografica riportata qui a fianco, M31 ha mostrato in rapida successione non una ma ben due novae (o più semplicemente nove), le due ‘stelle’ evidenziate dai trattini. Una nova è in realtà una stella che ha da poco dato origine ad una violenta esplosione, la quale ne causa per breve tempo un incredibile aumento di luminosità. Attenzione però a non confondere le nove con le più celebri supernove; oltre all’ovvia differenza nella potenza dell’esplosione (sottolineata dal nome stesso), i meccanismi alla base dei due processi sono completamente diversi. Mentre per una supernova si tratta di una stella che, giunta alla fine del suo ciclo vitale, si libera degli strati gassosi più esterni, nel caso delle nove come quelle visibili nella fotografia bisogna indagare più a fondo, spingendoci all’interno di un sistema binario. Si tratta di un sistema in cui una stella piccola, solitamente una nana bianca, orbita attorno ad una più grande come fosse un pianeta. Nel corso dei secoli, la stella piccola grazie alla sua intensa forza di gravità continua a sottrarre materiale a quella più grossa e lo accumula sulla sua superficie; ad un certo punto, la pressione e la temperatura causate da questo accumulo sono tali da causare una gigantesca esplosione, e il ciclo riparte da capo.

Nella fotografia qui accanto, la nova visibile nella parte superiore della galassia è stata denominata AT 2018 klr, ed è stata scoperta lo scorso 23 dicembre dall’osservatorio cinese Xingming. E' stato fatto un riquadro modificando i valori tonali per poterla evidenziare meglio in quanto "accecata"dalla luminosità del nucleo galattico. Esattamente una settimana più tardi, il 30 dicembre, l’astronomo Emmanuel Conseil ha individuato la seconda, AT 2018 lcl visibile nella parte bassa dell'immagine. La magnitudine delle due nove, la sera del 4 gennaio, era superiore alla 18.

La sera del 10 gennaio riprendiamo anche una nova scoperta 5 giorni prima da Koichi Itagaki , la AT2019gc, nella galassia Messier 33 nella costellazione del Triangolo di magnitudine 18,5 meglio evidenziata dal un riquadro ingrandito

Novae in M31 e M33

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