NOVA Perseo 2020

• 4 gennaio 2021

Una nuova stella si è “accesa” nella costellazione di Perseo. Le coordinate sono: R.A. 04 29 18.85   Decl. +43 54 23.0 (2000.0).

Al momento della scoperta, lo scorso 25 novembre, grazie alle osservazioni indipendenti di Seiji Ueda, Stanislav Korotkiy, Kirill Sokolovsky e Olga Smolyankina, la Nova Perseo 2020 brillava di magnitudine 10,6.

Pochi giorni dopo raggiungeva il massimo splendore alla magnitudine 8,7 per poi iniziare il suo lento declino.

In questi giorni è ancora facilmente individuabile con un piccolo telescopio grazie alla vicinanza di una stella quasi simile di magnitudine come potete vedere nella nostra immagine scattata a sera del 17 dicembre dove la Nova Perseo è esattamente al centro della fotografia.

Le nove sono solitamente stelle nane bianche, molto più piccole del nostro Sole nelle quali l’esplosione coinvolge soltanto gli strati superficiali della stella. Ne consegue che dopo la fase di nova la stella non si distrugge, ma torna in una condizione molte simile a quella originaria. L’esplosione è dovuta ad un accumulo di gas sulla superficie della stella, che causa un continuo ed inesorabile aumento della pressione e della temperatura fino a giungere alla esplosione; questo gas può essere l’elio prodotto dalla stella stessa mediante le reazioni di fusione nucleare tramite le quali produce luce ed energia oppure può essere idrogeno “strappato” dalla nana a stelle situate nelle vicinanze (solitamente un sistema binario). Non è raro che una stella, dopo aver dato origine ad una nova ed essere tornata alle condizioni di partenza, ricominci nuovamente ad accumulare gas sulla sua superficie e arrivi di nuovo allo stato di nova: si parla in questo caso di nova ricorrenti. La sostanziale differenza con le supernove è che in queste ultime i fenomeni sono distruttivi per l’oggetto e possono aver luogo soltanto una volta.