Osservatorio Astronomico Sormano - Sormano (CO) Italy

L’abbiamo aspettato per più di due anni, l’abbiamo predetto, l’abbiamo annunciato e finalmente eccolo qui: il nuovo ciclo solare è finalmente entrato nel vivo!

Il ciclo è iniziato ufficialmente alcuni mesi fa, quando alcuni lievi segni di attività hanno finalmente interrotto un paio di anni di calma assoluta (sempre ammesso che la parola ‘calma’ possa essere utilizzata per descrivere una fornace di 15 milioni di gradi Celsius che consuma 600 milioni di tonnellate di combustibile al secondo!) in cui il nostro Sole era completamente spotless, ossia privo di macchie. Questi lievi segni hanno poi iniziato a diventare sempre più importanti, anche se comunque sporadici nel tempo. Ed infine, la scorsa settimana il ciclo solare è esploso in tutta la sua violenza.

Nell’immagine ripresa dal nostro osservatorio possiamo osservare la macchia AR 3014, immortalata lo scorso 19 maggio nel momento di massima attività. Preannunciata da una serie di piccoli brillamenti (ossia di esplosioni sulla superficie solare dovute all’intensa attività della nostra stella) è poi cresciuta molto rapidamente, fino a raggiungere in un paio di giorni una superficie di oltre due miliardi di chilometri quadrati. Questa regione è in realtà composta da 18 piccole macchie (di nuovo, ammettendo che la parola ‘piccola’ abbia una qualche significato, visto che ciascuna di esse potrebbe contenere  per lo meno Marte, se non addirittura la Terra!), strutturate in maniera molto particolare: una sezione destra, di superficie maggiore e nella quale le macchie sono più distanziate tra di loro, e una invece destra in cui sono molto più compatte; le analisi mostrano comunque che l’intero gruppo va considerato come un’unica regione attiva. L’intensità dell’attività della zona è testimoniato anche dalla regione biancastra visibile a sinistra delle macchie; si tratta di altri forti brillamenti, che nel giro di poche ore hanno prodotto esplosioni prima di classe M3 e poi addirittura di classe M5,9. Tutta questa attività ha provocato anche un gran numero di protuberanze, larghe due volte la Terra e alte anche 10 volte il nostro pianeta!

E ora cosa ci aspetta? In queste ore il sole sembra essere relativamente tranquillo, ma si tratta della classica quiete prima della tempesta... qualcosa di grosso continua a ribollire sotto la superficie del Sole: basti pensare che la AR 3014 è solo una delle innumerevole regioni attive comparse negli ultimi giorni (vedi immagine sottostante), e si stima una probabilità di oltre il 40% di assistere ad altre esplosioni di classe M nei prossimi giorni. Noi ovviamente staremo in guardia, con i nostri strumenti sempre pronti all’azione.

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