Osservatorio Astronomico Sormano - Sormano (CO) Italy

Queste giornate trascorse a casa sono il momento giusto per riordinare le fotografie in archivio. Così, tra una cartella e l’altra, ritroviamo anche questi insoliti scatti risalenti al 2001 e 2003.

Parlando di aurore, il pensiero corre subito alle località dei circoli polari, ma in realtà, queste fotografie sono state scattate dal nostro osservatorio e da Bellagio! Infatti, sebbene alle nostre latitudini sia uno spettacolo raro, il verificarsi di certe condizioni permette alle aurore boreali di estendersi a latitudini più basse, fino in Italia, Grecia e Turchia.

Il tutto ha inizio sulla superficie del Sole, nello specifico dalle macchie solari: regioni della fotosfera la cui temperatura è minore dell’ambiente circostante, caratterizzate dall’avere una forte attività magnetica. Associati ad esse, vi sono i brillamenti o flare solari: violente eruzioni di materia dalla superficie, causate da un improvviso rilascio di energia in occasione di un fenomeno di riconnessione delle linee del campo magnetico. Quando ciò avviene, si vengono a formare fasci di vento solare particolarmente energetico. Composto per il 95% da protoni ed elettroni e per il 5% da nuclei di elio e tracce di nuclei di elementi più pesanti, esso viaggia a una velocità che varia da 200 km/s a 900 km/s, impiegando dunque dai 2 ai circa 9 giorni per percorrere i quasi 150 milioni di km che mediamente separano la Terra dal Sole.

Anche la Terra ha un campo magnetico, chiamato magnetosfera, il quale funziona come uno scudo, schermandola dall'impatto diretto delle particelle cariche che compongono il vento solare. Senza questo scudo, ogni forma di vita sulla Terra cesserebbe di esistere. Tuttavia, a causa della sua particolare geometria, nella zona dei poli geografici esso è meno potente e pertanto il vento solare può penetrare più facilmente e, dopo complessi processi di accelerazione, interagire con la ionosfera (la parte di atmosfera compresa tra i 100 km e i 500 km di altezza), dando luogo, in tal modo, al fenomeno delle aurore.

Le aurore sono più intense e frequenti durante periodi di alta attività solare, caratterizzata da un’elevata presenza dei fenomeni sopra citati delle macchie solari e dei brillamenti. Infatti, Il numero di macchie solari presenti sul Sole non è costante, ma varia tra periodi di minimo e di massimo, seguendo un ciclo lungo in media 11 anni. Ogni ciclo è designato con un numero progressivo, a partire dal 1749, quando si iniziò a verificarne l'esistenza. Non tutti sono uguali: alcuni durano di più, altri di meno, ma soprattutto alcuni vedono un numero molto consistente di macchie solari rispetto ad altri.

Non è un caso, quindi, il fatto che il Sole, quando sono state scattate queste fotografie, stesse attraversando la fase massima del 23esimo ciclo e che la sua superficie fosse particolarmente ricca di (anche gigantesche replica watches) macchie solari: sono state proprio esse a generare un violentissimo flare che è riuscito a spingere un intenso flusso di vento solare fino alla ionosfera sopra le nostre latitudini, dando luogo al meraviglioso fenomeno fotografato. L'immagine del Sole del 31 marzo 2001 ripresa dall'archivio di www.spaceweather.com testimonia le dimensioni e la quantità di macchie presenti sulla nostra Stella in quel periodo.

Non credevamo ai nostri occhi quando per la prima volta, la sera del 31 marzo 2001, arrivando all'Osservatorio, ci si presentò lo spettacolo di un aurora boreale ad incorniciare il monte San Primo innevato. Qualche mese dopo, il 21 ottobre, lo spettacolo si ripresentò ancora più maestoso e lo documentammo con una panoramica ripresa da Bellagio. Un' ultima occasione due anni dopo , il 20 novembre 2003, sempre dall' Osservatorio. Peccato che alcuni veli di nuvole attenuavano i dettagli di questo spettacolo veramente grandioso e rarissimo per le nostre latitudini.

Gli anni successivi hanno portato alla discesa dell’attività solare verso un minimo, raggiunto nell’anno 2009. Il 24esimo ciclo, il cui massimo è avvenuto nel 2014, è stato decisamente meno intenso del precedente. Al momento siamo nella sua fase finale, in un minimo profondo, in attesa che l’attività si rialzi con l’inizio del 25esimo ciclo e con la speranza che esso ci possa regalare di nuovo simili meraviglie!

Le Aurore Polari
Le Aurore Polari

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