Fossile del Sistema Solare

• 13 aprile 2011

Guarda il piccolo puntino luminoso, indicato dai due trattini al centro dell’immagine, catturata dall’osservatorio di Sormano il primo giorno di aprile di quest’anno.
Si tratta di uno dei corpi celesti più lontani, freddi e antichi del Sistema Solare: un piccolo pianeta, grande quanto la nostra Luna, dal curioso nome Makemake, preso in prestito da quello di una divinità dell’Isola di Pasqua.

E’ un oggetto tra i più lontani, poiché la sua orbita si trova esternamente a quella di Nettuno;
pertanto potremmo definirlo un oggetto trans-nettuniano.
Essendo così distante dal Sole, non può beneficiare del calore della nostra stella, cosicché si ritrova totalmente ricoperto da ghiacci di metano.

Si è formato probabilmente 4,5 miliardi di anni fa quando ebbe origine il nostro sistema planetario.
Essendo molto freddo, ha conservato come un congelatore tracce dei processi fisici e chimici che ebbero luogo nella nebulosa proto-planetaria. Il suo studio è, quindi, fondamentale per ricostruire la nostra storia, trattandosi di un “fossile” del processo di formazione dei pianeti, avendo subito pochissimi cambiamenti.

Poiché le sue dimensioni sono simili a quelle di Plutone, nel 2008, l’Unione Astronomica Internazionale ha deciso di non considerare più Plutone il nono pianeta del Sistema Solare, ma di classificarlo come pianeta nano insieme ad altri quattro oggetti: uno è il nostro Makemake, due sono Haumea e Iris, suoi “fratelli” poiché sono anch’essi trans-nettuniani, ed uno, Cerere, appartenente alla fascia Principale degli asteroidi.

Quindi, chi ti domanderà quanti sono i pianeti del Sistema Solare non dovrai rispondere nove, ma dovrai dire: ci sono otto pianeti “normali” e cinque pianeti nani…..e non è un pesce d’aprile!