Cometa P2016 BA14

• 25 marzo 2016

La nuvola di Fantozzi ha colpito anche stavolta.
La sera del 22 marzo, senza speranze, ci siamo recati in osservatorio per fotografare e scattare immagini astrometriche durante il massimo avvicinamento della Cometa al nostro Pianeta ma dopo qualche ora di attesa tra le nuvole che non accennavano a lasciare il minimo spazio libero nel cielo siamo tornati a valle.

Nonostante qualche velatura e la Luna piena, la sera successiva, il 23 marzo, è andata decisamente meglio. La composizione di immagini a fianco mostra la traccia della Cometa lasciata sullo sfondo delle stelle dell'Orsa Maggiore durante una esposizione di 300 secondi . Inseguendo invece il moto della 2016 BA14 abbiamo ottenuto una serie di immagini dove si evidenzia una piccola coda, più “marcata” nella versione in negativo.
Il veloce moto della Cometa, a poco meno di 4 milioni di km di distanza e di magnitudine 13, permetteva interessanti misure astrometriche a completamento di quelle ottenute prima del fly-by con il nostro Pianeta.

Ricordiamo che al momento della scoperta lo scorso gennaio, questo oggetto venne inizialmente classificato come un asteroide per poi essere successivamente nominato e catalogato tra le comete periodiche con la sigla P/2016 BA14 Panstarrss.

La sera del 24 è stato curioso seguirla mentre transitava davanti alla bellissima galassia Messier 106 (Orsa Maggiore). L'immagine a lunga esposizione scattata alle 21,45 TU evidenzia la marcata traccia lasciata dalla Cometa proprio sopra lo sfondo della galassia.

Immagini radar ottenute dal radiotelescopio Goldstone nel deserto di Mojave quando la P/2016 BA14 si trovava alla minima distanza dalla Terra hanno potuto stabilire il diametro in circa 1 chilometro con un periodo di rotazione intorno al suo asse in 35 ore.
Informazioni raccolte con telescopi nell' infrarosso indicano che il nucleo riflette solo il 3 per cento della luce solare.