Osservatorio Astronomico Sormano - Sormano (CO) Italy

Un’ulteriore dimostrazione che l’attività del Sole sta inesorabilmente aumentando è l’enorme “brillamento” osservato martedì 15 febbraio sulla nostra stella.

Si tratta di una violentissima esplosione dovuta al rilascio di energia magnetica, accumulata in un gruppo di macchie solari.
Ciò avviene quando, in tali macchie, le linee di forza del campo magnetico di polarità opposte si avvicinano così tanto da collassare l’una sull’altra.

Questa riconnessione del campo magnetico è simile a un cortocircuito elettrico e, come tale, è in grado di liberare notevoli quantità di energia.
Durante i brillamenti, vengono accelerati elettroni, che attraversando la corona, cioè l’atmosfera del Sole, la riscaldano fino a decine di milioni di gradi, producendo così grandi quantità di raggi X.

Il flusso di raggi X e di elettroni diretti verso la Terra costituisce una cosiddetta “tempesta geomagnetica” in grado di generare le aurore boreali nell’atmosfera terrestre ed anche una serie di disturbi radio, per gli effetti recati alla ionosfera terrestre.

Se la tempesta è particolarmente intensa, può causare anche una serie di cortocircuiti alle linee elettriche e alle centraline telefoniche.

Quindi, se nei prossimi giorni dovesse mancare per qualche tempo la corrente elettrica, o se il nostro messaggino sul cellulare non dovesse arrivare a destinazione, la colpa di questi “cortocircuiti terrestri” potrebbe essere dei “cortocircuiti solari”!

Immagine ultravioletta del Sole ripresa dalla sonda della NASA Solar Dynamics Observatory il 15 febbraio, quando in Italia era ancora notte. Il violento brillamento è la grande macchia bianca visibile in prossimità del centro del Sole

BOLLETTINO ASTRONOMICO

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