Osservatorio Astronomico Sormano - Sormano (CO) Italy

Apophis è la divinità egizia dell'oscurità e del caos. Non è un caso quindi che questo sia il nome scelto per l'asteroide (99942).

Fin dalla sua scoperta nel 2004 infatti, con i suoi 350 metri di diametro, si è rivelato uno dei più grandi e pericolosi oggetti, finora scoperti, tra quelli che intersecano l'orbita del nostro pianeta. Lo scorso 6 marzo alle 2.15 ora italiana è passato a circa 16 milioni di km.



Noi lo abbiamo ripreso la notte del 1 marzo con una serie di 10 scatti da 50 secondi ottenendo così l'animazione dove si vede l'asteroide muoversi di magnitudine 15 sullo sfondo delle stelle della costellazione del Sestante. Tra otto anni il suo moto di rivoluzione intorno al Sole lo porterà vicinissimo al nostro pianeta; talmente vicino che esso potrà essere visto con l'ausilio di semplice binocolo. Il giorno 13 aprile 2029 alle 21.45 Tempo di Greenwich, l'asteroide raggiungerà la minima distanza, ad appena 31.600 km dalla superficie della Terra ovvero circa 5 raggi terrestri.

Sebbene le probabilità di impatto, per questa data, siano pari a zero gli astronomi cercano di comprendere meglio quale sia la sua evoluzione orbitale in particolare per capire se e quali rischi di impatto ci possano essere in un prossimo futuro.

Se da una parte l'influsso gravitazionale della Terra, a seguito del passaggio ravvicinato del 2029, può essere determinato con una certa esattezza la stessa cosa non si può dire per gli effetti non gravitazionali, in primis il cosidetto effetto Yarkovski: una perturbazione non gravitazionale essenzialmente legata alla rotazione, all'inerzia termica, alla massa e infine alla forma e dimensioni dell'asteroide. Sebbene i valori di questo effetto, a prima vista, possano apparire trascurabili su scala astronomica, (le ultime stime danno un valore di ~170 m/anno di deviazione) ciò nondimeno sono di estrema importanza quando si vuole determinare con grande precisione la posizione dell'asteroide (e quindi la sua possibilità di impatto) a distanza di molti decenni o secoli a venire.

Per questo motivo il passaggio, seppure poco ravvicinato di questi giorni, è stato seguito oltre che dai normali telescopi anche dai grandi radiotelescopi sparsi in tutto il mondo. Questi infatti sono in grado di determinare con maggiore precisione lo "spin", la forma e le dimensioni dell'asteroide e di conseguenza consentire una maggiore precisione nel calcolare il parametro derivante dall'effetto Yarkovski da inserire nel calcolo dell'orbita. Per semplificare la situazione basta dire che, allo stato attuale, nel passaggio successivo al 2029, quello del 2036 per la precisione, l'errore potrebbe ammontare a ben 150.000 km.

Aggiungiamo però, a onor di cronaca, che anche in questo caso le probabilità di impatto sono per fortuna del tutto inesistenti.

Nel grafico, preparato presso il nostro Osservatorio, le orbite della Terra e di Apophis durante la fase di avvicinamento incontro e successivo allontanamento nel 2029. (dsAE indica la distanza Asteroide-Terra espressa in U.A.)

L'immagine raggruppa le migliori di Apophis, ottenute tramite il radiotelescopio di Goldston nel gennaio 2013.

APOPHIS, un pericolo per la Terra ?

BOLLETTINO ASTRONOMICO

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