Osservatorio Astronomico Sormano - Sormano (CO) Italy

Ogni volta che guardiamo il cielo, senza rendercene conto facciamo un viaggio nel tempo. Si tratta di un concetto fondamentale, tra i più affascinanti dell’astronomia, ma non immediato. La luce degli oggetti che noi vediamo adesso, infatti, è in realtà partita secondi, minuti, ore, giorni, anni, millenni se non addirittura milioni di anni fa!

Per fare un esempio, le due immagini mostrano la galassia NGC 4636, nella costellazione della Vergine, e la galassia M100, nella vicina Chioma di Berenice. Esse distano da noi rispettivamente 57 milioni di anni luce e 52 milioni di anni luce; il che significa queste fotografie, scattate la notte del 24 gennaio 2020 dal nostro Osservatorio, mostrano le due galassie com’erano 57 milioni e, rispettivamente, 52 milioni di anni fa, in quanto la luce ha impiegato altrettanto tempo per giungere sino a noi, pur viaggiando alla notevole velocità di quasi 300.000 km al secondo!

Ora, osservando bene, si vedrà evidenziata una stella per ciascuna immagine. Si tratta di due supernovae: violente esplosioni di stelle molto massicce (almeno 8 volte il nostro Sole) giunte al termine del loro ciclo vitale, quando il combustibile a loro disposizione si è completamente esaurito. In seguito a questa esplosione, il materiale che viene disperso nello spazio circostante andrà a formare una nebulosa, detta resto di supernova, mentre della stella originaria resterà solamente un oggetto di pochi chilometri di diametro con densità elevatissima: una stella di neutroni oppure un misterioso quanto intrigante buco nero.

Le supernovae possono avere una luminosità tale da superare, seppur per breve tempo, la luminosità complessiva dell’intera galassia che le ospita, per questo sono identificabili. In particolare, la supernova SN 2020ue, nella galassia NGC 4636, è stata scoperta il 12 gennaio 2020 dall’astronomo giapponese Koichi Itagaki, mentre la supernova SN 2020oi in M100 è stata individuata per la prima volta dall’apposito survey di scansione automatizzata del cielo ‘Zwicky Transient Facility’ dell’osservatorio californiano di Monte Palomar il giorno 7 gennaio 2020.

Quindi, nell’arco di una settimana, sono state scoperte due supernovae, ma una è esplosa 57 milioni di anni fa, l’altra 52 milioni: è solamente la loro luce che è giunta qua sulla Terra a distanza di pochi giorni!

Supernovae SN 2020oi e SN 2020ue

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