Osservatorio Astronomico Sormano - Sormano (CO) Italy

Quindici mesi dopo avere immortalato i fedeli amici del Sole (si veda questa news: Pareli o cani del Sole), il 18 Febbraio 2016, finalmente anche la Luna ha mostrato il suo etereo alone.

Un magnifico arco, si è formato a circa una spanna dalla Luna (22° per la precisione) ed esteso per oltre 80 volte il suo diametro: un evento inconsueto che abbiamo immortalato nelle foto allegate (per concessione di Lorenzo Viola: foto effettuate con camera reflex digitale ad ISO 100, obiettivo 14 mm f/4 con esposizione di 25 s).

Anche tre anni fa abbiamo ripreso questo medesimo evento: Sole o Luna.

Il fenomeno si basa sullo stesso principio dell’alone solare a 22°: se la luce della Luna attraversa l’atmosfera terrestre in presenza di cirri e/o nubi ad alta quota, essa subisce una rifrazione a causa dei cristalli esagonali di ghiaccio d’acqua. L’angolo di rifrazione dipende dalla lunghezza d’onda della luce e varia di circa il 4% dal rosso al blu con un valore minimo di 21.54°,  il che dà origine a un alone con pallidi colori rosati al centro, blu all’esterno e scuro all’interno (ove la luce non viene diffusa).

Come si vede nella figura (fonte Wikipedia), tutti i cristalli di ghiaccio deviano la luce allo stesso modo, ma solo quelli posizionati sull’anello a 22° contribuiscono all’effetto per l’occhio dell’osservatore.

In genere l’alone si manifesta quando il nostro satellite è molto luminoso (ovvero in prossimità della Luna piena) ed in presenza di cirri d’alta quota: ciò avviene dopo un periodo di turbolenza atmosferica e/o prima di un importante cambiamento climatico.

In effetti al momento dello scatto allegato, la Luna era gibbosa dopo il primo quarto, la temperatura era prossima allo zero, l’umidità relativa era molto alta ed uscivamo da parecchi giorni di maltempo.

Ne consegue che l’apparizione dell’alone lunare sia un fenomeno statisticamente meno frequente di quello solare: a pari condizioni atmosferiche, occorre una fase lunare superiore a circa il 70% il che accade una dozzina di notti al mese (ovvero fra il primo e l’ultimo quarto).

La tradizione folcloristica associava all’alone un presagio di maltempo ed il numero di stelle visibili al suo interno indicava la durata del fronte perturbato.

In inglese il motto suona così: ring around the moon means rain soon.

Molto più spesso, durante le serate umide, si nota anche una corona che circonda la Luna: però la corona risulta essere molto più ridotta rispetto all’alone essendo prodotta dalle minuscole goccioline d’acqua in sospensione nell’atmosfera.

L’altra sera invece non si sono mostrati i cani della Luna (fenomeno chiamato anche paraselenio):  due macchie luminose diametralmente opposte alla Luna sempre alla distanza di una spanna. Come per il Sole (si veda ancora il Pareli o cani del Sole precedente), a volte i cristalli di ghiaccio atmosferici si allineano in direzione verticale in maniera tale che i raggi siano deviati preferibilmente in direzione orizzontale: il fenomeno è più raro rispetto al parelio, perchè l’intensità della luce lunare è molto bassa, essendo il Sole circa 400'000 volte più luminoso della Luna piena.

Ancora più sporadico da osservare è l’arcobaleno lunare che appare in direzione opposta al satellite quando la Luna è piena sotto i 40° di altezza; quindi al massimo 3 ore dopo il tramonto oppure 3 ore prima dell’alba. Come quello solare è prodotto dalla luce riflessa dall’acqua in sospensione nell’atmosfera: per lo stesso motivo è assai flebile (i colori dell’indaco si vedono solo nelle fotografie) e richiede, come per l’arcobaleno solare, molta umidità nell’aria (tipicamente una cascata, oppure un violento temporale).

Un’analisi attenta delle foto mostra che la Luna si trovava al momento dello scatto, nella costellazione dei Gemelli: alla sua sinistra si notano Polluce e Castore, mentre a destra la costellazione di Orione con la super-gigante rossa Betelegeuse, la super-gigante blu Rigel, Bellatrix e la cintura con le tre stelle allineate.  A Sud-Est di 15° rispetto alla Luna si nota la stella Procione nel Cane Minore mentre Sirio nel Cane Maggiore è a 30° in direzione Sud-Ovest. A Nord si nota la rossa Capella in Auriga mentre 30° a Nord-Est si osservano la stella Aldebaran e le Pleiadi nel Toro: basso sull’orizzonte Est sta sorgendo Giove che si trova attualmente nel Leone la cui stella alfa Regolo è ben evidente nella foto. In pratica nella stessa fotografia appaiono ben dodici fra le venti stelle più brillanti del cielo boreale.

Anche questa volta niente oggetti volanti non-identificati o imminenti sciagure, nonostante non manchino  assurde parvenze esoteriche, religiose, mistiche su questo curioso fenomeno atmosferico.

Purtroppo  non abbiamo avuto la fortuna di vedere i cagnolini della Luna ma solo il loro guinzaglio... speriamo di esser più fortunati in futuro... e se poi qualcuno riuscirà a fotografare anche un arcobaleno lunare... si meriterà una citazione qui sul nostro sito.

BOLLETTINO ASTRONOMICO

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