Osservatorio Astronomico Sormano - Sormano (CO) Italy

Nella vastità dell’universo esistono miliardi di galassie e, contrariamente a come spesso ce le immaginiamo, non sono tutte uguali ed immutabili nel tempo, ma, un po’ come le persone, anche le galassie sono caratterizzate da “segni particolari” e nel tempo “invecchiano” cambiando il loro aspetto.


Come per l’evoluzione di una persona negli anni, proprio attraverso il suo aspetto si può ricostruire la storia di una galassia: questo motivo spinse l’astrofisico ed astronomo Edwin Hubble ad ideare un sistema (chiamato Sequenza di Hubble) per classificare le galassie in base alla loro forma.


Le galassie giovani sono ricche di stelle recenti, polveri e gas e hanno una forma più irregolare (un po’ come i bambini che in tenerissima età si fatica a distinguere se femmine o maschi). Nella Sequenza di Hubble queste galassie sono identificate dalla sigla Irr e sono suddivise in due sottogruppi in base alla presenza o meno di formazioni stellari riconoscibili. Man mano che invecchiano le galassie mutano il loro aspetto assumendo (per l’effetto della forza di gravità tra le stelle che le compongono) forme sempre più regolari e spiraleggianti diventando prima di tipo lenticolare (denominate S0 o SB0 se presentano anche una barra di stelle che ne attraversa il centro) poi mostrando una struttura a disco con un rigonfiamento al centro (chiamato Bulge): questo stadio, nella nostra similitudine, corrisponde alla fase dell’umana adolescenza.
Solo successivamente, una volta raggiunta la “maturità”, come gli esseri umani le galassie acquisiscono forme a spirale ben definite con bracci che si avvolgono attorno al centro e, nella Sequenza di Hubble, vengono perciò classificate da Sa a Sc in base a quanto i bracci si allargano dal centro stesso (nelle galassie barrate i bracci partono invece dalla suddetta barra e vengono classificate da SBa a SBc).
Durante la “vecchiaia” - come le persone che con l’avanzare dell’età si coprono di rughe e di capelli bianchi - le galassie si ritrovano con sempre meno gas e polveri e composte da stelle più “anziane”; ecco che la loro forma cambia nuovamente diventando di tipo ellittico, per il risultato delle perturbazioni gravitazionali tra le stelle e per eventuali scontri con altre galassie, venendo classificate con la sigla E seguita da un numero (da 0 - forma quasi sferica - a 7 - forma più appiattita).


Nella foto è illustrato il trio di galassie noto come Trio del Drago perché visibile nella costellazione del Dragone. Partendo da sinistra, il Trio è formato da NGC 5985, NGC 5982 e NGC 5981. E’ questo un chiaro esempio di diversi tipi di galassie accostati tra loro: infatti, la NGC 5985, la più luminosa delle tre, è di tipo a spirale barrata; la NGC 5982 è di tipo ellittico e la NGC 5981 è di tipo lenticolare.
La posizione delle tre galassie permette inoltre di osservare diversi particolari: la NGC 5985 può essere guardata quasi frontalmente e sono pertanto ben riconoscibili sia le strutture dei bracci che il centro; la NGC 5981 è invece vista lateralmente e tale punto di vista permette di evidenziare il bulge centrale e una fascia scura di polveri che la attraversa. Nella foto sono inoltre distintamente visibili una galassia di tipo lenticolare, la NGC 5976, posizionata a destra del Trio e un’altra piccola galassia a spirale, caratterizzata da una colorazione blu, situata nell’angolo in alto, sempre sulla destra.

BOLLETTINO ASTRONOMICO

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