Osservatorio Astronomico Sormano - Sormano (CO) Italy

In questi giorni piuttosto insoliti durante i quali siamo costretti ad una forzata permanenza nelle nostre case, uno degli svaghi e dei passatempi su cui possiamo sempre contare è l’osservazione del cielo notturno; e fortunatamente la volta celeste risponde sempre “presente”, grazie a cieli limpidi e sereni. Un oggetto particolarmente affascinante è M74, conosciuto anche con il nome di NGC 628, una galassia a spirale situata nella costellazione dei Pesci.

Distante circa 35 milioni di anni luce, M74 fu scoperta nel 1780 da Pierre Méchain, il quale riportò la sua osservazione a Charles Messier affinché la inserisse nel suo catalogo. Venne osservata anche dall’inglese John Herschel, figlio del famosissimo William, il quale però la scambiò erroneamente per un ammasso globulare, ossia una ‘sfera’ composta da migliaia e migliaia di stelle vecchie vicine tra loro. In effetti, questo tipo di fraintendimento è assolutamente comprensibile: M74 è un oggetto molto debole in luminosità, invisibile non solo all’occhio umano ma anche a qualunque tipo di binocolo, e la sua osservazione richiede necessariamente un telescopio. Ma a volte può non essere sufficiente neppure quello: i suoi bracci di spirale sono estremamente tenui e difficili da scorgere, quindi se si utilizzano strumenti piccoli o non sufficientemente potenti risulta visibile soltanto il nucleo di questa galassia, facilmente confondibile con una stella o un ammasso.

Tale nucleo è estremamente interessante ed è stato studiato a lungo: si tratta di un cosiddetto ULX, ossia di una sorgente ultra-luminosa di raggi X, cosa che fa supporre la presenza di un buco nero. Ciò che è insolito è la massa stimata di questo buco nero: circa 10 000 masse solari, troppo grande per essere un buco nero stellare (ossia, quelli che nascono dal collasso di una stella morente) ma troppo piccolo per esse un buco nero supermassiccio (cioè uno di quelli che si formano solitamente al centro delle galassie). Si tratta con ogni probabilità di un cosiddetto buco nero di massa intermedia, categoria piuttosto rara e ancora tutta da studiare, nati probabilmente dalla fusione di più buchi neri stellari vicini tra loro.

In effetti, M74 è una galassia molto attiva dal punto di vista dell’evoluzione stellare, un vero e proprio cantiere: pur essendo relativamente poco densa di stelle (la sua massa totale è appena un quinto di quella della nostra Via Lattea), al suo interno troviamo sia stelle azzurre giovani e brillanti sia i segni di stelle vecchie ed esplose, come le nebulose rosate visibili nell’immagine o il buco nero descritto sopra. Ad ulteriore testimonianza dell’incredibile attività di questa galassia ci sono anche tre supernove scoperte nel giro di pochi anni, una delle quali (la SN 2003gd) è stata utilizzata per calcolare con precisione la sua distanza da noi.

BOLLETTINO ASTRONOMICO

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