Quante volte abbiamo guardato la Luna, il corpo celeste più vicino a noi, il più luminoso nel cielo notturno quando è piena e il più rassicurante, con quel suo aspetto che ci ricorda un volto umano con tanto di occhi, naso e bocca!
Questa somiglianza è dovuta alla particolare tipologia del suo terreno, che è fondamentalmente di due tipi: una chiara e accidentata (altopiani), l'altra scura e pianeggiante (mari).
Gli altopiani sono aree elevate con vere e proprie montagne e sono quasi completamente ricoperte da crateri da impatto. Il tipo di roccia più diffuso degli altopiani è la breccia, un aggregato di antiche rocce di diverso tipo, tenute insieme da una matrice più fine.
I mari, invece, sono composti da lava basaltica ricca di ferro e sono più giovani degli altopiani, poiché contengono pochi crateri. La formazione dei mari è dovuta all'impatto sulla superficie lunare di enormi meteoriti che ne hanno frantumato la crosta e il mantello, consentendo la fuoriuscita della lava, che ha riempito il bacino da impatto per poi solidificarsi.
Per osservare in dettaglio altopiani e mari procuriamoci un binocolo o un piccolo telescopio e guardiamo la Luna intorno al Primo o all'Ultimo quarto, i momenti in cui la luce del Sole, arrivando radente sulla sua superficie illumina le varie strutture "di lato". Con una illuminazione laterale, infatti, le ombre proiettate dal bordo dei crateri e dalle montagne sono più accentuate e quindi i dettagli sono più evidenti.
Ma sappiamo distinguere quando la Luna è al Primo quarto (crescente) e quando, invece, è all'Ultimo quarto (calante)? Basta ricordare che la Luna è bugiarda: quando forma una C, è decrescente, e non Crescente, come la C suggerirebbe; se forma una D, invece, è crescente, e non Decrescente.
L'immagine mostra una Luna crescente o decrescente?