Osservatorio Astronomico Sormano - Sormano (CO) Italy

C’è stato un tempo in cui la nostra Terra non aveva la compagnia della Luna. Da dove è venuta? E quando?
Al tempo della formazione del sistema solare attorno al Sole ruotavano un centinaio di pianeti: avevano orbite non ancora ben definite e instabili. Quattro miliardi e mezzo di anni fa, uno di questi, chiamato Theia, era in rotta di collisione col nostro pianeta. L’urto inevitabile è stato di dimensioni cosmiche. Lo scontro, avvenuto alla velocità di 15 Km/s, ha fuso assieme i due corpi a formare un unico pianeta, la Terra, con le dimensioni più o meno di come ora la conosciamo. I metalli più pesanti, come il ferro, sono confluiti al centro a formare un nucleo pesante. Altro materiale è stato sparato nello spazio. Miliardi di tonnellate di materiale incandescente che si posizionò nell’orbita terrestre a dar vita ad un anello.

Col tempo un grosso grumo ha raccolto il resto dell’anello di detriti, accrescendosi sempre più, ripulendo tutto lo spazio della sua orbita e raggiungendo infine le dimensioni della Luna appena nata. La distanza tra questi due oggetti era allora molto più vicina di adesso, tanto che ci ruotava attorno alla distanza di soli 21.000 chilometri. L’avremmo vista 15 volte più grande, e di un colore rosso intenso dovuto alle alte temperature poiché era allo stato fuso come lava vulcanica. Più o meno come rappresentato nella composizione fotografica qui sotto rielaborando l’immagine scattata a pochi passi dall’Osservatorio dove si ha una superba visione sul gruppo delle Grigne alte fino a 2400 metri

Col tempo le distanze sono aumentate anche per le imponenti onde di marea che tale vicinanza causavano; non di acqua ma di lava, perché a quell’epoca i mari ed i laghi sulla Terra ancora non c’erano.
Attualmente la Luna si allontana da noi di 38 mm. all’anno e fra 800 milioni di anni questo allontanamento avrà ridotto le dimensioni apparenti, non potremo più vedere eclissi totali di Sole, ma solamente anulari.
Per la giovane età del sistema solare c’erano in circolazione miliardi di asteroidi di ogni dimensione e l’intenso bombardamento di questi, sia sulla Luna che sulla Terra, è continuato ancora per milioni di anni, tanto da lasciare in superficie i crateri che ora possiamo osservare. Sulla Luna non c’è atmosfera e nessun fenomeno di erosione e questi crateri sono ancora pienamente visibili, mentre sulla Terra ne sono rimasti pochissimi di grandi dimensioni.

Dato che il nostro pianeta è più grande della Luna e raffrontando il numero dei crateri lunari, si stima che la Terra sia stata interessata da più di 22.000 impatti asteroidali originando crateri fino a 20 km., nel periodo che va da 4,1 a 3,8 miliardi di anni fa. A quel tempo la rotazione terrestre era di sole 6 ore e l’influenza della Luna ne ha rallentato il moto, che continua tuttora, sia pur in misura lievissima. Il rallentamento avrà termine fra circa 7 miliardi di anni – sempre che il Sole nel frattempo non abbia distrutto il sistema Terra-Luna – quando la durata del giorno terrestre sarà pari a quasi sette settimane attuali. Allora la Luna si troverà a 480.000 chilometri e sarà sempre visibile in cielo, purtroppo da un solo emisfero, e la Terra mostrerà sempre la stessa faccia alla Luna. Ci guarderà sempre più dall’alto in basso.

BOLLETTINO ASTRONOMICO

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