Anche nei cieli stellati esistono oggetti molto più famosi e celebri di altri che da soli possono rappresentare un’intera categoria; un classico esempio è fornito da M57, la cosiddetta Nebulosa Anello.
Uno dei primi oggetti su cui solitamente si posano gli occhi quando si inizia a scrutare il cielo, M57 è considerata l’archetipo per antonomasia delle nebulose planetarie: storicamente è stato il secondo oggetto di questa categoria a venire scoperto (dopo M27, la Nebulosa Manubrio visibile nella costellazione della Volpetta) ed è sicuramente il più famoso e il più fotografato. Come noto, le nebulose planetarie sono il risultato dell’espulsione nello spazio degli strati più esterni di una stella di dimensioni paragonabili a quelle del nostro Sole durante le ultime fasi della sua vita e pertanto sono costituite da gas come idrogeno, elio e ossigeno; gli strati più interni, invece, iniziano una serie di contrazioni che porteranno alla formazione di una stella Nana Bianca, che andrà a posizionarsi al centro della nebulosa.
Scoperta dall’astronomo francese Antoine de Pelleppoix nel 1779, venne poi osservata in maniera del tutto indipendente (e casuale) da Charles Messier che la inserì nel suo noto catalogo. Per lungo tempo molti dei maggiori astronomi dell’epoca (tra i quali William Herschel e lo stesso Messier) ritennero che M57 potesse essere un sistema costituito da numerose stelle, le quali erano però troppo vicine tra loro e troppo deboli per essere risolte singolarmente; i dubbi furono fugati soltanto molti anni dopo quando, nel 1864, il tedesco William Huggins, pioniere dell’astrofisica, capì che gli oggetti come M57 erano in realtà delle nebulose. La nana bianca al centro fu poi scoperta nel 1886 dall’astronomo ungherese Jeno Gothard.
Situata nella costellazione della Lira, a sud di Vega e distante circa 2300 anni luce, M57 (conosciuta anche come NGC 6720) ha un diametro complessivo di circa 2,6 anni luce magnitudine apparente di 8,8. Con la sua struttura ad anello e i suoi caratteristici colori, questa nebulosa è come già detto uno degli oggetti più famosi e osservati del cielo; l’estate è in assoluto il periodo migliore per ammirarla.