Osservatorio Astronomico Sormano - Sormano (CO) Italy

Lo scorso gennaio, nelle nostre news, avevamo dato spazio al caso del pianetino (6478) Gault che con la sua sorprendente e inaspettata coda aveva lasciato di stucco la comunità astronomica internazionale. Le ipotesi avanzate allora per spiegare il fenomeno erano essenzialmente due: "cometa dormiente" o collisione cosmica; entrambe pero' non erano assolutamente soddisfacenti. Nel primo caso perche' il tipo di orbita di questo asteroide era ben lontano da quello tipico delle comete inattive nel secondo perche' lo scontro con un altro corpo celeste in grado di generare una miriade di detriti e formare una pseudo coda, benche' non impossibile, non rientrava nella normale casistica.

A complicare le cose il fatto che in marzo una nuova coda si e'aggiunta alla prima (vedi foto del 27 febbraio). Questa seconda coda ha però avuto breve durata e già negli ultimi giorni del mese di marzo era pressoché scomparsa per lasciare spazio a un fenomeno simile a quello delle anticode cometarie. (vedi foto del 31 marzo). Nelle comete questo spettacolo, dovuto alla prospettiva, non è infrequente essendo essenzialmente legato alla geometria dell'orbita cometaria rispetto alla Terra. In pratica il fenomeno si evidenzia quando il materiale, espulso dalla cometa, viene visto di taglio dal nostro pianeta assumendo così la forma di un "piccolo sbuffo" che in apparenza si pone in posizione diametralmente opposta alla coda principale. Ma torniamo a (6478) Gault. Studi condotti negli ultimi tre mesi e nuove osservazioni ottenute sia dal telescopio Franco-Canadese di 3.6 metri che attraverso immagini ad alta risoluzione del telescopio orbitale Hubble Space Telescope, hanno permesso agli astronomi di avere un quadro più chiaro della situazione e forse comprendere i motivi che hanno portato l'asteroide a sviluppare una sua coda.

Archiviate, seppure non del tutto definitivamente, le due ipotesi sopra citate le indagini si sono concentrate sulla elevata velocità di rotazione del pianetino intorno al proprio asse. Si e' scoperto infatti che questo corpo celeste, dal diametro compreso tra 4 e 9 Km, compie un giro su se stesso in sole 2 ore. Gli effetti di questo movimento vorticoso potrebbero quindi essere alla base di una sorta di disgregamento superficiale producendo cosi' una serie di frammenti che allontanandosi dal corpo principale sono poi andati a formare la coda. Resta da chiarire quale possa essere stato il meccanismo che ha innescato un tale fenomeno, tenuto conto che l'aspetto di (6478) Gault è rimasto inalterato dalla scoperta nel 1988 fino a qualche mese fa.

Gli astronomi pensano che una possibile causa sia legata al cosiddetto effetto YORP. Il nome deriva dalle iniziali di quattro astronomi: Yarkovsky–O'Keefe–Radzievskii–Paddack che in tempi e modi diversi hanno dimostrato come una serie di fattori, in primis l'irraggiamento solare, siano in grado di influire sulla velocità di rotazione e sulla orientazione del polo di piccoli corpi come gli asteroidi. A differenza dei pianetini strutturati come singola unita' monolitica quelli composti da pezzi di roccia, tenuti insieme dalla debole gravita' sono decisamente più a rischio. In pratica questi, sotto l'azione di un lento ma costante aumento della forza centrifuga nel tempo tendono a disgregarsi. Tutto risolto quindi? Probabilmente sì, anche se va detto che l'effetto YORP dovrebbe interessare maggiormente oggetti di piccole dimensioni, dell'ordine della decina di metri per intenderci. A noi nel frattempo non resta che continuare a seguire questo strano corpo celeste attraverso il nostro telescopio; non è detto che (6478) Gault non ci riservi un'altra delle sue sorprese. Corrediamo il testo con una animazione gif che evidenzia lo spostamentio di Gault in circa mezzora di esposizione.

Spunta una seconda coda a Gault

BOLLETTINO ASTRONOMICO

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