Osservatorio Astronomico Sormano - Sormano (CO) Italy

Un finanziamento europeo per la ricerca di 1,5 milioni di euro per il progetto GalFlow intitolato “La Via Lattea come chiave per comprendere il trasporto di materia dall’esterno al centro delle galassie”. Beneficiario dell’importante contributo è Mattia Carlo Sormani, ricercatore erbese, classe 1988, un vero e proprio ‘genio dell’astrofisica’. Sormani, che attualmente vive in Inghilterra, ha ricevuto il premio Erc dell’Unione Europea lo scorso 5 settembre. La sua carriera è costellata di successi: diplomato presso il liceo scientifico Galileo Galilei di Erba nel 2007, nello stesso anno ottiene una medaglia d’oro alle Olimpiadi Italiane della Fisica e una medaglia di bronzo alle XXXVIII Olimpiadi Internazio- nali della Fisica. Nell’ottobre dello stesso anno ha ottenuto l’ammissione alla Scuola Normale Superiore di Pisa dove si è laureato in Fisica Teorica nel 2012. Nell’ottobre del 2012 è stato ammesso, con una borsa di studio della Fondazione Clarendon, al Balliol College dell’Università di Oxford dove ha conseguito il Dottorato in Astrofisica lavorando con i professori John Magorrian and James Binney. Dal 2016 al 2023 ha lavorato come ricercatore presso l’Institut für Theoretische Astrophysik, dell’Università di Heidelberg con il Professor Ralf Klessen.  Nel 2018 ha ricevuto il premio Ernst Patzer del Max Planck Institute for Astronomy.

In Inghilterra Mattia aveva già ottenuto dalla Royal Society uno University Research Fel- lowship (URF) cioè un finanziamento per la ricerca di 1 milione di sterline, per un progetto di ricerca su “Structure and dynamics of the Milky Way’s nucleus” che ha cominciato a sviluppare presso la University of Surrey a Guildford. Lo University Research Fellowship è un finanziamento che viene concesso “per scienziati molto promettenti che sono nelle prime fasi della loro carriera e hanno il potenziale per diventare leaders nel loro campo”.

A inizio settembre un nuovo importantissimo riconoscimento dall’Europa per un progetto che, come spiegato, “si propone di usare la nostra Galassia, la Via Lattea, come modello per studiare il trasporto di gas da migliaia di anni luce dal centro fino alle aree di influenza dei buchi neri centrali. Questo è importante perché il gas che arriva sui buchi neri centrali alimenta gli eventi più potenti dell’universo, i cosidetti “Nuclei Galattici Attivi”, che con la loro energia di- struttiva influenzano la formazione e l’evoluzione delle galassie che li ospitano”.

“Il progetto premiato dal Consiglio Europeo delle Ricerche propone un programma senza precedenti per risolvere questo importante problema attraverso un’analisi unificata di tutti i processi fisici rilevanti, basata su dati e metodologie nuove. Combinare dati astrometrici e spettroscopici ad alta risoluzione recenti e futuri con modelli dinamici stellari avanzati per vincolare il potenzia- le gravitazionale nel centro galattico (GC). 
Questo potenziale verrà poi utilizzato per eseguire simulazioni numeriche e quantificare sistema- ticamente il contributo di tutti i meccanismi che possono guidare il trasporto di massa verso l’in- terno. Questo darà finalmente una risposta al problema del trasporto di massa verso l’interno del Centro Galattico e fornirà informazioni fondamentali che potranno essere applicate a tutte le galassie e a qualsiasi nucleo galattico”.

DA: “ERBANOTIZIE.COM” CATERINA FRANCI - 14 Settembre 2023

BOLLETTINO ASTRONOMICO

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