Osservatorio Astronomico Sormano - Sormano (CO) Italy

Guardando il cielo notturno sotto un cielo buio, rimaniamo stupiti dall’enorme numero di stelle che popolano la volta celeste, al punto che finanche i più esperti a volte faticano ad orientarsi e riconoscere velocemente astri e costellazioni. Paradossalmente ciò è più semplice sotto un cielo moderatamente inquinato dove il numero di stelle visibili è inferiore rendendo più facile associare delle immagini e trovare dei riferimenti fra la stelle visibili. 

Da sempre, l’uomo ha osservato con stupore il cielo cercandone dei simboli intellegibili e condivisibili atti all’orientamento notturno (le costellazioni), alle previsioni astrologiche e ai computi astronomici dei calendari: il termine canicola per esempio deriva dalla levata eliaca di Sirio (la stella più brillante del cielo notturno che si trova nella costellazione del Cane Maggiore); la sua ricomparsa mattutina poco prima del sorgere del Sole verso l’orizzonte Est, indicava per i nostri antenati sia l’inizio della stagione torrida che, in tempi ancora più remoti, l’arrivo delle inondazioni del Nilo. Un altro esempio di etimologia arcaica è il termine Settentrione che deriva dal nome latino della costellazione dell’Orsa Maggiore, nota per le sue sette stelle brillanti (per l’appunto Septem Triones = sette tori) disposte a formare un grande carro orientato verso Nord, il quale può essere individuato anche sotto un cielo cittadino.

Di particolare interesse sono gli asterismi, cioè quelle associazioni di stelle che assomigliano ad un oggetto di uso comune: il cielo nè è pieno ed è pertanto popolato da decine di teiere, grucce per gli abiti, alberi di natale, vasi, frecce, extra-terrestri, anelli di fidanzamento, lettere dell’alfabeto, ecc... In alcuni casi le stelle dell’asterismo appartengono allo stesso ammasso aperto, ma a volte esse sono solo prospetticamente allineate e ci appaiono associate solo per la nostra visione bidimensionale della volta celeste.

Per la loro osservazione si richiede un piccolo binocolo su treppiede fotografico, una mappa del cielo per localizzare l’oggetto ed un poco di fantasia per immaginarne la forma. Ecco un primo suggerimento per l’osservazione al binocolo, di un trio di questi oggetti: il primo è l’ammasso aperto Collinder CR-399, che si trova ad una distanza di circa 450 anni luce nella costellazione della Volpetta, fra l’Aquila e il Cigno nei cieli primaverili ed estivi. Un nome asettico e privo di poesia che però all’osservazione visuale, immancabilmente suscita stupore perchè ricorda, nella forma, una gruccia appendiabito (qui ripresa in una foto del Settembre 2011 quando la cometa Garradd le passò accanto; riuscite a vedere la forma a gancio dell’asterismo?). 

E’ composto da una decina di stelle difficili da risolvere ad occhio nudo, ma l’ammasso è percepibile come un piccolo batuffolo 8° sud di Albireo, la famosa stella doppia del Cigno. Il secondo asterismo di facile visione binoculare è l’ammasso aperto NGC 457 detto anche Ammasso ET, oppure del Bambino o della Civetta, che si trova a circa 8'000 anni luce di distanza nella costellazione di Cassiopea non distante dal doppio ammasso di Perseo. Il motivo del nome diventa evidente nella foto e/o all’osservazione diretta coi propri occhi: provate a mostrarlo ai bambini durante le prossime serate osservative e chiedetegli di descriverlo! Per trovarlo occorre rintracciare la stella più luminosa dell’ammasso (ψ Cas) che, brillando di magnitudine 5, risulta visibile ad occhio nudo sotto un cielo pulito. Tale stella forma uno degli occhi del piccolo extra-terrestre o del bambino o della civetta a seconda dell’immagine che ci vogliamo associare. Infine il terzo asterismo, si chiama “anello di fidanzamento”: occorre centrare con un binocolo la stella Polare ed osservare con attenzione l’orientamento delle stelle attorno ad essa. Si noterà un grazioso cerchio di diametro 1.75° formato da una decina di deboli stelle di 10° magnitudine, con la Polare brillante come un diamante incastonato nell’anello. Gli osservatori più attenti, dotati di un piccolo telescopio, potranno notare come la stella Polare sia in realtà una doppia la cui componente secondaria bianca dista solo 18” dalla primaria gialla con una luminosità 600 volte inferiore.

Nome asterismo: Gruccia 
Costellazione: Volpetta 
AR: 19h 26m 
Dec: +20° 00' 
Dimensione: 1.5°

Nome asterismo: Ammasso ET
Costellazione: Cassiopea
AR: 01h 45 m 
Dec: +58° 20' 
Dimensione: 0.5°

Nome asterismo: Anello di fidanzamento 
Costellazione: Orsa Minore
AR: 02h 32m 
Dec: +89° 16' 
Dimensione: 1.75°

BOLLETTINO ASTRONOMICO

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