SN 2016gxp: esplosione in diretta... o forse no?

• 28 ottobre 2016

La costellazione di Andromeda è sempre un ottimo luogo per provare ad osservare una galassia, specialmente in questi giorni. No, non stiamo parlando delle famosa M31, la nostra “vicina di casa” spaziale nonché unico oggetto al di fuori della Via Lattea visibile ad occhio nudo; ci stiamo riferendo ad ungalassia molto più lontana, la NGC 51.

Scoperta nel 1885, questa piccola e tenue galassia lenticolare (situata una decina di gradi a NW di M31 è circondata da numerose altre galassie come si può ben notare nella foto accanto) è sede in questi giorni di una luminosissima supernova; in altre parole, stiamo osservando in diretta “l’esplosione” di una stella. Ovviamente il concetto di “in diretta” è un fatto puramente soggettivo, dovuto alla nostra posizione di osservatori: in realtà, l’esplosione è avvenuta ben 241 milioni di anni fa, ma a causa dell’enorme distanza di NGC 51, la luce di questo evento ha raggiunto soltanto ora il nostro pianeta. Scoperta lo scorso 5 ottobre, la supernova (catalogata provvisoriamente con la sigla 2016gxp) appartiene al Tipo Ia; si tratta di una stella piccola e densa, una nana bianca, che a causa della sua forte attrazione gravitazionale sottrae lentamente ma inesorabilmente materiale ad una stella vicina accumulandolo sulla sua superficie. Questo trasferimento causa un continuo aumento della pressione e della temperatura della nana bianca e, una volta oltrepassato il limite massimo sostenibile, sia ha l’esplosione. Durante la fase di supernova, la luminosità dell’oggetto ha un notevolissimo (anche se breve) incremento tanto da raggiungere ed a volte superare la luminosità dell'intera galassia ospitante.

Nella ripresa effettuata lo scorso 12 ottobre , è possibile vedere la 2016gxp, evidenziata dai due trattini colorati: al momento della scoperta, presentava una magnitudine apparente pari a 16,1, per poi aumentare nei giorni seguenti fino a raggiungere un massimo di 14,1, divenendo così una delle più luminose degli ultimi tempi alla portata anche di piccoli telescopi.