La superficie solare in questo periodo è caratterizzata da numerosi gruppi di macchie solari (partendo da destra, AR2051, AR2047 e AR2049)ed inoltre sul bordo sono ben visibili anche diverse vistose protuberanze.
Un caso interessante è la macchia AR2051, quella più a destra nella foto, caratterizzata dall’avere un’energia molto elevata, tale da generare, in caso di esplosione, un brillamento di classe X (quelli più potenti e pericolosi). Ma la vera particolarità della AR2051 è stata la sua rapida evoluzione.
Due giorni prima della ripresa fotografica, il 1 maggio, di questa macchia non c’era traccia, mentre le sue “sorelle” AR2047 e AR2049 erano già presenti sulla superficie solare. La AR2051 compare il giorno seguente alla destra della AR2047 e nell’arco di 24 ore cresce molto rapidamente superando abbondantemente il diametro della Terra. 24 ore dopo, al momento delle riprese fotografiche, la macchia è ampia quanto tre volte il nostro pianeta, ma non si è fermata qui e ha continuato ad evolversi e ad ingrandirsi facendo temere per i giorni successivi una sua imminente eruzione, cosa che fortunatamente non si è verificata limitandosi a ben più modesti brillamenti di classe C réplicas de relojes rolex (il più intenso un C9 il 4 maggio) dalle conseguenze pressoché nullo sul nostro pianeta.
Correlata alla recente attività solare c’è stata anche un’intensificazione del vento solare tra il 3 e il 4 maggio che ha generato importanti e spettacolari aurore boreali ben visibili , vicino al circolo polare, anche durante il tramonto.