La cometa Panstarrs era da qualche giorno visibile nel nostro emisfero ma le pessime condizioni meteo non lasciavano speranze per poterla osservare.
Ci si accontentava di guardare le moltissime foto pubblicate online che gli astrofili scattavano da tutto il resto del pianeta.
Finalmente il 14 marzo vento polare e cielo sereno.
Dall'osservatorio era impossibile riprenderla perchè troppo bassa sull'orizzonte e nascosta dal modesto rilievo del monte Falò.
Decidiamo così di preparare una postazione fotografica dalle colline che racchiudono il lago di Oggiono.
Da li, l'orizzonte ovest è perfetto ed il lago, in primo piano ci farà da cornice.
Grazie poi all'ospitalità della famiglia Redaelli, conosciuta per caso mentre cercavamo un luogo adatto per parcheggiare le auto e sistemare i vari cavalletti fotografici, siamo così riusciti a ripararci dal fortissimo vento stando all'interno del cortiletto della loro abitazione da dove si godeva un superbo panorama su tutta la Brianza.
Mezz'ora dopo uno spettacolare tramonto, col sole calato dietro il Montorfano, ecco finalmente la cometa.
Immersa nelle luci crepuscolari è appena visibile ad occhio nudo ma con un buon binocolo ne apprezziamo la coda “sfrangiata”. Scattiamo numerose immagini utilizzando varie lunghezze focali ma tutte con semplici reflex senza l'aiuto di telescopi.
Chi la vuole fotografare deve solo munirsi di un buon cavalletto su cui fissare la fotocamera . Cercare un luogo con l'orizzonte ovest perfettamente libero da ostacoli in quanto la cometa rimarrà molto bassa sull'orizzonte fino alla fine di marzo.
Scattare una sequenza di immagini variando i tempi di esposizione ma non superando i 4/5 secondi per evitare le tracce dovute alla rotazione della Terra.
Indicativamente, quando la luce arancio del crepuscolo è ormai svanita ed è quasi buio, 2 secondi a diaframma 4 sono un buon compromesso per una sensibilità 800 ISO.
Auguri ma soprattutto inviateci le vostre foto più belle.