Osservatorio Astronomico Sormano - Sormano (CO) Italy

Il 3 luglio 2017 il Minor Planet Center, con la circolare N-50, riportava la notizia che la nuova cometa, scoperta da G.J. Leonard con il telescopio da 1.5 metri del Monte Lemmon in Arizona, era in realtà l'asteroide (457175) 2008 GO98, scoperto negli Stati Uniti l' 8 aprile 2008, nel corso di un programma di ricerca sui NEO (Near Earth Object). Classificato, al momento della scoperta, come asteroide della gruppo Hilda, oggetti aventi semiasse compreso tra 3.7 e 4.2 Unità Astronomiche e un rapporto di risonanza orbitale con Giove pari a 2:3, era stato infine archiviato insieme al migliaio di pianetini appartenenti alla stessa famiglia.

Nessuno in effetti prima del mese luglio di quest’anno si era accorto che il "supposto pianetino" avesse nel frattempo sviluppato una chioma rivelando in tal modo la sua origine cometaria. Non è questo il primo caso di un asteroide che si “trasforma” in cometa e non sarà certo l'ultimo. Sulla vera natura di questo pianetino, a dire il vero gli astronomi avevano già da tempo nutrito qualche sospetto e per questo motivo era tenuto sotto osservazione. In un articolo pubblicato nel giugno 2016 due astronomi argentini avevano inserito (457175) 2008 GO98 nella lista degli oggetti dalle tipiche fattezze cometarie. Lo studio degli elementi orbitali aveva infatti evidenziato che oltre ai parametri tipici di un asteroide, la sua orbita poteva benissimo essere compatibile con quella di una cometa. (vedi nota).

Al momento della scoperta dello sviluppo della chioma (457175) 2008 GO98 si trovava a circa 3.27 U.A. astronomiche dal Sole (poco meno di 500 milioni di Km.) e si muoveva lentamente nella costellazione di Pegaso proprio ai confini con la costellazione dell’Acquario e del Cavallino con una luminosità visuale pari a 18.3. Nell’immagine ripresa con il telescopio da 50 cm. dell’Osservatorio di Sormano, un mese e mezzo più tardi, l’asteroide-cometa si è nel frattempo spostato nella vicina costellazione dell’Acquario transitando il giorno 21 agosto nei pressi, ovviamente solo prospetticamente, della debolissima galassia classificata con la sigla PGC 1185436 (visibile nell’immagine appena a sinistra, come una indistinta macchiolina di luce). Non è difficile immaginare che molti telescopi in tutto il mondo continueranno a seguire l’evoluzione della chioma di questo oggetto almeno ancora per alcune settimane quando a causa del moto della Terra intorno al Sole la sua osservazione diventerà man mano sempre più difficoltosa. Nota: Uno degli strumenti usati per discernere il tipo di orbita (se cometaria o asteroidale) è la cosiddetta invariante di Tisserand. Questo parametro prende il nome dall'astronomo francese Francois Felix Tisserand (1845-1896) che alla fine dello scorso secolo ha messo a punto una semplice equazione. Dato che Giove, nel sistema Solare è il pianeta più massivo, e di conseguenza anche quello che esercita la maggiore influenza gravitazionale su pianeti, asteroidi e comete, di solito il parametro di Tisserand è riferito proprio al pianeta gigante.

Per ricavare il suo valore si utilizza la seguente formula:

formula
dove:
aj = semiasse di Giove
a, e, i, sono rispettivamente il semiasse, l’eccentricità e l’inclinazione dell’oggetto in esame.

Normalmente (ma ci sono le eccezioni) il parametro - Tj - è inferiore a 3 per le comete e superiore a tale valore per gli asteroidi. Nel caso specifico (457175) 2008 GO98 ha un parametro di Tisserand pari a 2.93.

BOLLETTINO ASTRONOMICO

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