Osservatorio Astronomico Sormano - Sormano (CO) Italy

Un gioiello posto al centro della corona sul capo del Leone: questo è ciò che si vede quando puntiamo i nostri telescopi verso NGC 2903. Scoperta il 16 novembre 1784 dal celebre William Herschel, questa galassia è tra le più luminose dell’emisfero boreale con una magnitudine apparente di 9,7; ciò lo rende un oggetto alla portata anche di piccoli strumenti e, pertanto, particolarmente apprezzato anche da amatori e astrofili. La NGC 2903 è situata nella costellazione del Leone ad una distanza di circa 20 milioni di anni luce; si trova a poca distanza da Alterf, la stella  λ del Leone del quale costituisce la testa, da cui l’appellativo di “corona” con cui l’abbiamo battezzata poco sopra. Come intuibile dalla sigla con il quale viene catalogata, questa galassia non è riportata nel celebre catalogo Messier; si tratta di una defezione abbastanza clamorosa, non solo per la sua considerevole luminosità ma anche per il fatto che nel Leone sono presenti altri cinque oggetti molto simili che invece vi compaiono (M65, M66, M95, M96 e M105).

Sotto certi punti di vista, NGC 2903 può essere considerata come una sorella minore della nostra Via Lattea, in quanto mostra molte similitudini con la nostra galassia. Innanzitutto, la forma: esattamente come la Via Lattea, anche la 2903 è una cosiddetta spirale barrata, ossia una galassia a spirale i cui bracci non partono dal nucleo ma dalle estremità della “barra” presente al centro. Inoltre, sono presenti due bracci principali, particolarmente dominanti rispetto agli altri. Anche le dimensioni sono molto simili con la 2903 che, con un diametro stimato di circa 80 000 anni luce, è solo leggermente più piccola rispetto alla nostra galassia. Inoltre, la NGC possiede tre piccole galassie satelliti, l’equivalente delle nostre due Nubi di Magellano. L’unica differenza sostanziale tra i due oggetti è l’età: la 2903 è più giovane rispetto alla Via Lattea, e questo comporta la presenza di tratti e caratteristiche molto peculiari. Il primo è sicuramente il colore: la fotografia mostra delle sfumature azzurrognole lungo tutta la spirale, segno della presenza di stelle massicce molto giovani che, tendenzialmente, mostrano quel tipo di colorazione. Quei puntini rossi, invece, sono nebulose ad emissione all’interno del quale stanno nascendo continuamente nuovi sistemi stellari; le nuove stelle, con le loro radiazioni, ionizzano i gas presenti in queste nebulose (principalmente idrogeno) le quali emettono di conseguenza luce rossastra oltre ad una grande quantità di raggi X, infrarossi e onde radio. Ma ancora più degno di nota è il centro galattico; a differenza della nostra Via Lattea, al cui centro sono presenti ammassi globulari composti da centinaia di stelle vecchie e morenti, nella 2903 sono presenti invece ammassi aperti (come le nostre Pleiadi, per intenderci), costituiti da stelle giovani, massicce e brillanti. In effetti, NGC 2903 presenta un tasso eccezionale di formazione stellare, che la rende un oggetto molto studiato dagli osservatori di tutto il mondo ed estremamente interessante anche dal punto di vista prettamente scientifico oltre che, ovviamente, da quello estetico e fotografico.

BOLLETTINO ASTRONOMICO

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